RIPENSANDO A S.VINCENZO


Due paroline sulla fantastica avventura di S.Vincenzo



Eccomi qui, ero entrata sul sito per scrivere la notizia del cross di Arco, ma visto che Walter aveva già provveduto e io ero ancora in vena poetica ho deciso di illustrarvi a mio modo di vedere l'allenamento a S.Vincenzo.

Non voglio togliere nulla al pensiero giornaliero degli atleti, le mie sono solo due righe sull'esperienza. Il solo pensiero di prendere al 3 di gennaio e partire verso posti più caldi (e senza neve) ha fatto venire il buon umore ai nostri atleti, arrivare poi a S.Vincenzo, scoprire i 17° di temperatura e respirare l'aria del mare è stata la ciliegina sulla torta.

Ogni trasferta è motivo di gioia e soddisfazione per gli atleti, che sia per gare o per allenamenti, di certo è che si farà il massimo, perchè se si è li un motivo c'è, la costanza, il talento e non guasta se queste cose sono nella stessa persona, chi lo meritava si è trovato a S.Vincenzo. Chiaramente non voglio togliere nulla a chi è rimasto a casa, dato che i porti erano comunque limitati. Però questo dev'essere uno stimolo per l'anno prossimo, mettercela tutta, partecipare alle gare, non stare a casa per non svegliarsi alle 8 per non fare fatica, o per altri motivi, ciò che si fa è sempre (o quasi) ricompensato.

Tornando alla nostra avventura, si respirava la tensione nell'allenarsi fianco a fianco con i migliori giovani mezzofondisti d' Italia, ma per nostra fortuna sono stati loro i primi ad essere molto gentili con noi e a farci sentire a nostro agio (prendendoci anche un pò in giro con le mele). Il primo allenamento è passato alla grande senza nemmeno sentire la fatica.

Il secondo giorno variazioni x tutti, (non per me che ho assistito da fuori sentendomi piccola così davanti a fior fiore di allenatori) . Posto meraviglioso dove si ricaverebbe un ottimo cross, Bravissimi tutti gli atleti che hanno portato a termine il loro lavoro. Per me corsetta in ciclabile prima di pranzo.

Pomeriggio il tempo non è stato dalla nostra, infatti pioggia battente sulla toscana, ma niente paura, infatti la giornata prevedeva il Test di Bosco per gli atleti azzurri, ai quali si è affiancato anche Lorenzo.

La mattina, dopo colazione, noi nonesi e solandri abbiamo fatto 40' tranquilli tra i pini seguiti da allunghi, doccia e poi via a Follonica a seguire il test fatto agli "azzurrini" abbiamo potuto vedere quello dei gemelli Dini di Jacopo Lahbi e di Irene Baldessari. Il test misurava l'aria inspirata e quella espirata, e veniva fatto con una machera sul viso degli atleti che grazie a dei suoni e dei cinesini sapevano il ritmo che dovevano tenere ed ogni 400 veniva abbassato di 4 secondi.

Pomeriggio di nuovo a Follonica, questa volta il test era un pò diverso, gli atleti sempre aiutati dai suoni (un po diversi da quelli mattutini) correvano 1200 metri a ritmo costante, poi veniva loro prelevata una goccia di sangue dal lobo dell'orecchio e si ripartiva con un ritmo inferiore di 10 secondi al km. (es: 4.00 3.50 3.40 ...) Anche Lorenzo ha partecipato sostenuto dal nostro splendido gruppo.

Penultimo giorno Lorenzo ha incontrato Scantamburlo (spero sia scritto giusto) colui che beffò in volata a Jesolo, corsetta tra le chiacchere per lui Stefano e Francesco, mentre noi ragazze abbiamo fatto 9km di corsa Chiara con Alice e la sottoscritta con Anita e Irene. Il pomeriggio sorpresona per tutti, Centro Benessere =)

Mattina del 7 ahimè valigia pronta e rientro, la lacrimuccia non c'è stata, ma un pò di tristezza si leggeva negli occhi di tutti. Saluto agli allenatori e agli atleti della nazionale e via, verso la Valle di Non.

Grazie ai fantastici compagni di viaggio, grazie a chi ha reso possibile questa avventura e grazie a chi ci ha accolti volentieri tra loro.

Eli



Articolo tratto da: Atletica Valli di Non e Sole - https://www.atleticavallidinonesole.it/
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